singoli per smembrare l’La reazione ai dazi americani da parte dei vertici europei e di quasi tutti i leader dei vari paesi è stata abbastanza decisa. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso delusione per la decisione degli Stati Uniti, sottolineando l’importanza dell’unità europea e annunciando l’adozione di contromisure ai dazi statunitensi, seguita da ulteriori iniziative, se ritenute necessarie. Anche il presidente francese Macron ha esortato le principali aziende europee a sospendere gli investimenti negli Stati Uniti e ha sollecitato una risposta massiccia e specifica da parte dell’UE. In Germania, il ministro dell’Economia ha definito il giorno dell’annuncio dei dazi come “giorno dell’inflazione”. L’Italia, attraverso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha affermato che, se necessario, verranno adottate misure adeguate per proteggere l’economia nazionale.
Anche paesi extra Ue hanno reagito in modo “duro”: il primo ministro britannico Starmer ha, infatti, dichiarato che il Regno Unito reagirà “a mente fredda e calma” ai dazi statunitensi.
I dazi sembrerebbero aver quindi compattato l’UE che con l’introduzione di contromisure per proteggere l’economia europea e mantenere l’equilibrio nel commercio internazionale. E ciò accade dopo l’altra decisione importante all’interno dell’Unione Europea relativa al sostegno all’Ucraina.
Da parte degli Stati uniti potrebbe esserci la volontà di incrinare questo muro europeo partendo, con gli incontri, proprio dal paese, l’Italia, che in questo momento sembra essergli più amico. Trattative “bilaterali” su una diversa tassazione su alcuni prodotti quali beni alimentari, abbigliamento e beni di lusso, inferiore al 20% attualmente fissato, potrebbe far vacillare la fermezza (o quasi) con cui il nostro governo ha condannato i dazi americani.
Sulla visita di Vance, qualcuno ha ipotizzato una realtà diversa e cioè che il vicepresidente, essendo ghiotto delle fettuccine Alfredo, che ha fra i principali ingredienti il parmigiano, ha calcolato che con l’aumento dovuto ai dazi, gli converrà venire in aereo in Italia piuttosto che andare in un ristorante a Washington. Specialmente se accompagnate da un panino al prosciutto crudo e bagnato da un calice di vino italiano!
Scherzi a parte, la politica degli Stati Uniti è stata spesso volta a separare o dividere i Paesi europei. Gli USA, in diverse epoche, hanno adottato strategie che potevano avere l’effetto, diretto o indiretto, di indebolire l’unità europea, in particolare quando questa unità sembrava contrastare con gli interessi strategici statunitensi.
Gli USA, ad esempio, hanno sempre sostenuto la NATO come strumento principale per la sicurezza europea. Tuttavia, ogni tentativo da parte dell’Europa di creare una propria difesa autonoma con un proprio esercito, è spesso stato visto con sospetto da Washington.
Anche la realizzazione del gasdotto Nord Stream 2 tra Germania e Russia rappresenta un altro esempio: gli USA si sono opposti duramente, promuovendo invece l’importazione di gas naturale liquefatto americano, facendo leva sulle divergenze tra gli Stati europei: alcuni più filoamericani, altri più interessati a mantenere relazioni economiche con Mosca.
Gli USA, quindi, nei prossimi mesi incrementeranno relazioni bilaterali con singoli Stati europei, Gran Bretagna inclusa, evitando un approccio unico con l’Unione Europea come entità politica. Aspettiamoci da parte di Vance o chi per lui offerte ai vari paesi membri o almeno a quelli principali di condizioni favorevoli sui dazi in un settore piuttosto che un altro. Quello automobilistico alla Germania o quello settore caseario e dei profumi alla Francia.
Questo consentirà a Washington, scegliendo alleati più allineati con le sue priorità geopolitiche, di continuare ad esercitare una forte influenza a fronte di una piccola e del tutto teorica perdita sul gettito proveniente dai dazi.
Il principio professato anche dai padri fondatori americani è da sempre: nessuna potenza (compresa oggi l’UE) deve diventare troppo forte da minacciare l’egemonia globale americana.